Vittorio Giusepponi

Nuvole

a cura di Antonio Capaccio


Inaugurazione giovedì 22 Ottobre 2021


venerdì 12 novembre, a partire dalle ore 18, s'inaugura la seconda stazione dell'opera in itinere di Vittorio Giusepponi dal titolo nuvole


nuvole, personale di Vittorio Giusepponi, è la prima mostra di un ciclo di iniziative, che coinvolge più autori e che si terrà presso la Vetrina di Brecce, dal titolo complessivo di VOLO A VITE.


L’opera di Giusepponi, concepita veramente come un lavoro in continuo divenire, muta più volte durante tutto il tempo di durata dell'esposizione, come una sorta di tema e variazioni. Per questo, alla prima inaugurazione, che si è tenuta venerdì 22 ottobre 2021, ne fanno seguito altre due – nei giorni 12 novembre e 3 dicembre 2021 - che scandiscono l'itinerario evolutivo e cangiante di questo originalissimo lavoro.



«Chi ama le strofe ama anche le catastrofi, chi è per le statue dev’essere anche per le macerie», ha scritto una volta Gottfried Benn. Modificata radicalmente, smembrata, distrutta, l’opera di Vittorio Giusepponi rinasce ogni volta dalle sue stesse rovine, sempre diversa pur con un filo di continuità essenziale. Il suo racconto è insieme anche la materia primaria cui attinge e pure lo strumento che la lavora: è vento, nuvole in movimento, cielo nello specchio di una pozzanghera. Nato ad Offagna in provincia di Ancona, da molti anni Vittorio vive e lavora a Roma, Scultore, nei suoi cicli di lavori ha dialogato con la materia nelle sue diverse accezioni, legno, marmo, carta, vetro, in una riflessione costante sulla provvisorietà dell'esistente. La sua opera è modellata di sostanza fuggevole, volatile, che non si afferra o si fa propria solo per un attimo e mai del tutto. L'adesso della scultura di Giusepponi è dunque un insieme di cadute e perdizioni, resurrezioni e fughe, precipizi e rispecchiamenti, attese, pieghe. Come le nuvole, la scultura di Giusepponi è in viaggio.




VOLO A VITE è un ciclo di mostre personali - presentate nella Vetrina di Brecce, presso l'Hotel Piazza di Spagna di Roma, a partire dall’autunno 2021 - il cui tratto prevalente sta nel serrato scambio creativo fra tutti gli artisti che, in successione, partecipano all'iniziativa. Ciascun artista mette in relazione il proprio lavoro con quello degli altri in forme molteplici, per esempio con l'adozione di medesime modalità operative o mediante il prelievo, la trasfigurazione o la fusione di elementi, ma ancor più condividendo temi ideativi e poetici, fino, in alcuni casi, alla creazione di opere a più voci. Un motivo sotteso a tutto questo ciclo di lavori risiede proprio nel sentimento del cambiamento, nel riconoscere fino in fondo il potere dell’energia del mutare, seguendo la lezione della natura dove l'incessante trasformazione di ogni cosa, attraverso le forze vive, rigenera e rinnova costantemente sostanza e materia proprio come in un infinito VOLO A VITE. VOLO A VITE, come movimento che avanza ma insieme torna a sé stesso. Lo vediamo, dunque, nel mulinello degli elementi, acqua, aria, terra, fuoco, che confonde materia, energia, calore, nell'universo delle cose fluttuanti in cui viviamo.Un VOLO A VITE è nell'immagine delle stelle della Via Lattea e nella molecola di DNA, in un tornado o nele foglie morte che cadono dai rami roteate dal vento, nella fiamma del camino e per tutto ciò che arde. Come nella 'vite aerea', la macchina inventata da Leonardo che si sarebbe dovuta sollevare dal suolo penetrando l'aria per mezzo di un'ala a spirale. VOLO A VITE è allora in tutto quello che confonde natura e artificio, e nel vortice dei vivi, dei morti, dei non nati, dei solo sognati, in tutto ciò che è umano.Un VOLO A VITE unisce gli artisti di questo progetto. Ciascuno scambia con gli altri il segreto dell'invenzione, nella più pura disposizione al dialogo.I primi autori che partecipano a VOLO A VITE – progetto destinato ad accogliere anche altri protagonisti - sono Ennio Alfani, Antonio Capaccio, Vittorio Giusepponi, Tommaso Massimi. Tutte le opere sono presentate per la prima volta presso la Vetrina, ideate per questa particolare sede espositiva.




Una produzione di BRECCE per l'arte contemporanea

e Hotel Piazza di Spagna, Roma.